Atteso ospite della stagione di prosa, arriva al Teatro Comunale di Monfalcone, lunedì 18 e martedì 19 marzo alle ore 20.45, Silvio Orlando, regista ed interprete de Il nipote di Rameau, dialogo filosofico di Denis Diderot, testo che manca dalle scene italiane dagli inizi degli anni Novanta.
Capolavoro satirico della seconda metà del Settecento (qui tradotto e adattato per le scene dallo stesso Silvio Orlando insieme ad Edoardo Erba), racconta la parabola grottesca di Rameau (nipote del grande musicista francese), vero e proprio parassita che pratica vizio e ridicolo perché “fare il ruffiano è mestiere considerato, e i politici lo sanno”.
Musico fallito, cortigiano convinto e amorale per vocazione Rameau, nella sua imbarazzante assenza di prospettive edificanti, riduce la vita a pura funzione fisiologica e riesce in maniera paradossale a ribaltare la visione del bene e del male, del genio e della mediocrità, della natura umana e delle possibilità di redimerla.
Dietro la sua perversità si scorge la paura del filosofo di perdere se stesso e i propri riferimenti etici, specie quando si tratta di affrontare un primo embrione di libero mercato delle idee che stava nascendo in quel turbolento e fervido scorcio di secolo.
A dare corpo al personaggio di Rameau, archetipo di libero servo, e alle sue contorsioni intellettuali è Silvio Orlando, che firma anche la regia dello spettacolo: la sua grande sensibilità interpretativa ci restituisce tutta la vivacità, buffona e grottesca, di questo personaggio e, al contempo, l'atmosfera e il fermento culturale di quel periodo.
In scena, al fianco di Orlando, Amerigo Fontani e Maria Laura Rondanini; insieme a loro, anche il burattino Jean Philippe del maestro Roberto Abbiati e il clavicembalista Luca Testa.
Ad anticipare lo spettacolo, lunedì 18 marzo alle ore 19.00, nel Foyer del Teatro, un'introduzione a cura di Luisa Vermiglio dal titolo “Diderot e l’intuito del cambiamento”; l’incontro, realizzato in collaborazione con l’associazione “Per il Teatro di Monfalcone”, è ad ingresso libero.
I biglietti sono in vendita presso: Biglietteria del Teatro (tel. 0481 494 664, da lunedì a sabato, ore 17-19), Ticketpoint di Trieste, Libreria Antonini di Gorizia, ERT di Udine e sul sito www.greenticket.it. La Biglietteria del Teatro accetta prenotazioni telefoniche fino al giorno precedente lo spettacolo (l'opzione è riservata a chi non risiede in provincia di Gorizia).